Tab Article
È un'amicizia di lunga data, insolita, quella tra Tino e il suo 'Prof', suo occasionale insegnante (supplente) alle prime armi nel Liceo; destinata negli anni a seguire e a coinvolgere più o meno intimamente le rispettive compagne (Bea e Giada) in una trama ora più stabile, ora più discontinua e ondivaga, di relazioni in quartetto e a coppie incrociate, di natura intellettuale, affettiva ed erotica. Nell'arco d'un sessantennio (con qualche puntata d'intermezzo a ritroso che ne illumina le singole premesse infantili e adolescenziali) dagli anni mitici Sessanta, del 'miracolo economico' e della Contestazione giovanile all'avvento della Pandemia, dall'adolescenza alla maturità fino agli anni di un tramonto prossimo a venire. In un pluridecennale intreccio di dialoghi ed eventi, costellata com'è la vita di 'incidenti di percorso', talora traumatici talaltra fecondi, tra riflessioni filosofiche, illusioni di cambiamento, trasgressioni erotiche e delusi riflussi: nodi psicologici mai comunque facili da sciogliere. Momenti-chiave (reiterati), peraltro, per l'uno/a o per l'altro/a, di riconoscimento di sé e di ritrovamento altrui; a partire dall'episodio d'apertura del romanzo: il ricovero in ospedale del Prof, colpito da quel che i medici denominano tautologicamente 'ictus della memoria'. Sullo sfondo parabolico delle alterne stagioni di un Paese e di un mondo che ne genera e riflette le varie aspettative (sempre meno) e le crescenti apprensioni (a tutti comuni). E però rivolti, ciascuno a suo modo e secondo il proprio più intimo sentire, all'inesausta ricerca di 'Senso' della propria esistenza.